di Nicole Gelsi

"Poetry slam", quando a sfidarsi sono i poeti: «Performance travolgenti, ritmiche e fisiche»
BARI – Competizioni in cui dei poeti si sfidano recitando i propri versi, non limitandosi però a declamarli, ma dando particolare importanza al ritmo della recitazione e alla teatralità dei movimenti del corpo, il tutto senza accompagnamento musicale né oggetti di scena. È questa l’essenza dei “poetry slam”, format nati nell’America degli anni 80 e diffusisi in tutto il mondo. (Vedi foto galleria)

Le esibizioni possono avvenire all’interno di un pub o di una libreria, per strada o persino su una barca, come è successo al porto di Brindisi durante la competizione regionale del 30 agosto 2020, l’importante è che ci sia un pubblico, che sarà protagonista assieme agli artisti. Saranno infatti gli spettatori a giudicare e dare un voto alla performance di ognuno dei partecipanti, per determinare il vincitore finale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta quindi di vere e proprie gare, con tanto di regolamento stilato dalla Lips (Lega italiana poetry slam), la quale si avvale di vari coordinamenti regionali, tra cui SlammalS, collettivo di poeti che copre i territori di Puglia, Calabria e Basilicata. «Ci siamo formati nel 2016 – afferma il 48enne presidente Andrea Bitonto, originario di Talsano -. La prossima serata è prevista il 4 gennaio all’Erbavoglio Bistrot di Molfetta, poi il 19 saremo a Bari alla libreria Prinz Zaum».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il calendario degli eventi è in continuo aggiornamento: le date vengono pubblicate sulle pagine Instagram e Facebook e la partecipazione è sempre gratuita e aperta a tutti, tanto per i poeti, quanto per la “giuria popolare”, che viene scelta casualmente tra il pubblico nel momento in cui inizia l’evento. Chiunque infatti può ricevere una delle cinque lavagnette necessarie per votare le performance degli artisti, le quali non possono superare mai la durata di 3 minuti (pena una diminuzione di punteggio).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nelle sfide più piccole il premio in palio può essere un libro, una bottiglia di vino o una cena, ma nelle competizioni con almeno sei poeti in gara il primo classificato conquista un posto per i campionati regionali, i cui vincitori avranno la possibilità di accedere alle nazionali e così via fino alla selezione, a settembre, del campione del mondo di poetry slam.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il cui titolo è detenuto dall’Italia da ben tre anni. Il campione in carica è infatti Filippo Capobianco di Pavia, mentre nel 2022 a trionfare era stato Lorenzo Maragoni, originario di Terni. Nel 2021 il vincitore fu invece il barese Giuliano "Logos" De Santis.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Figura fondamentale durante le sfide è l’MC, il “Maestro di Cerimonie”, colui che che ha il compito di presentare e dirigere la competizione, gestendo tempi e modalità della gara e interagendo con il pubblico. «È un ruolo privilegiato – racconta il 25enne tarantino Antonio Passaro, che diverse volte ha ricoperto questa “carica”–. Si può dare libero sfogo alla fantasia nell'intrattenere i presenti, stando però sempre attenti a far sentire a proprio agio chi sale sul palco».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma qual è il segreto dei poetry slam? «Si tratta di spazi aperti a qualsiasi tipo di sperimentazione e a generi e stili differenti – risponde Gionata Atzori, 41enne di San Vito dei Normanni, membro di SlammalS -. In un mondo in cui è difficile trovare spazi di confronto, qui ho trovato il luogo adatto per farmi ascoltare e per ascoltare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Gli slam hanno cambiato il mio modo di esprimermi – interviene Sophie Stablein, 26enne poetessa di Triggiano –. Se prima ero fissata con Foscolo e inseguivo un lessico forbito, adesso cerco di fondere linguaggio comune e letterario. La scelta delle parole, la ricerca del ritmo, i crescendo emotivi, coinvolgono infatti gli spettatori: i versi arrivano in maniera molto più diretta rispetto alla poesia tradizionale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’immediatezza della slam poetry è determinata dal suo carattere altamente dinamico e fisico che riesce a “colpire” chi vi assiste (vedi video).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Mi ricordo benissimo di un pezzo portato a Lecce questa estate, durante la finale regionale – racconta la studentessa Anna riferendosi alla performance di Dino Andrisano, 43enne di Manduria –. Il punto di vista era quello di un paziente da uno psicologo. Quindi Dino si è sdraiato per terra, come se fosse seduto sulla poltrona dello specialista e ha iniziato a recitare rendendo perfettamente l’idea del tormento interiore che agita in momenti del genere. L’impatto è stato fortissimo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Eventi che catturano l’attenzione anche di chi non è avvezzo alla letteratura. «Sono stato a contatto con la poesia in ambito scolastico percependola così come una forma d’arte molto rigida, a volte noiosa - conclude il 26enne barese Donatello –. La poesia orale al contrario può divenire soprendente e travolgente, non più appannaggio di pochi intellettuali. È proprio questa la forza del poetry slam».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Nel video: Giuliano Logos, campione del mondo di poetry slam 2021, durante una sua performance a Bari nel febbraio 2023



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